19 mag 2011

Alberto Fortis – Milano e Vincenzo

Milano sono tutto tuo
Vincenzo no non mi rinchiude piu’
oh Milano sii buona almeno, almeno tu
Lui mi picchiava tutto l’anno
e mi faceva dire si
Mi-Milano tu non trattarmi mai cosi.
Vincenzo io ti ammazzero’
sei troppo stupido per vivere
oh Vincenzo io ti ammazzero’ perche’
perche’ non sai decidere.
Mi piacciono i tuoi quadri grigi
le luci gialle, i tuoi cortei
oh Milano, sono contento che ci sei.
Vincenzo dice che sei fredda,
frenetica senza pieta’
ma e’ cretino e poi vive a Roma, che ne sa?
Vincenzo io ti sparero’
sei troppo ladro per capire
che il tuo lavoro amici non trovera’ mai
perche’ non sai soffrire
Ti devo tanto come uomo
lavoro insieme ai figli tuoi
oh Milano, fa’ di me quello che vuoi.
Ti lascio tutti i miei progetti
le mie vendette e la mia eta’
oh non tradirmi sono vecchio e il tempo va.
Vincenzo io ti inseguiro’
sei troppo stupido per vivere
oh Vincenzo io ti ammazzero’ perche’
perche’ non sai decidere.
Vincenzo io ti prendero’
sei troppo stupido per vivere
Vincenzo io ti ammazzero’ perche’
sei troppo ladro per amare.

Questa canzone quando uscì nei primi anni 80 fece un grosso scandalo anche perchè molti non capirono il vero senso del testo,questo Vincenzo è al secolo Vincenzo (chiamato più comunemente Enzo)Micocci,noto produttore dell’etichetta IT Dischi (la stessa in cui incideva Rino Gaetano, per intenderci) e gravitante nell’orbita della RCA,con sede a Roma in via Tiburtina(da Wikipedia).Alberto Fortis venne tenuto sotto rigido contratto per più di due anni da Vincenzo Micocci che,di fatto, gli impedì di pubblicare alcunché.Non appena il contratto fu rescisso, non consensualmente, agli inizi del 1979, Fortis pubblicò per la Philips, con al produzione e l’accompagnamento della PFM, l’album che porta il suo nome. All’interno vi è contenuta proprio questa canzone Milano e Vincenzo,che altro non è se non un j’accuse nei confronti di Micocci e, per proprietà transitiva, anche verso la città che per due anni lo rese “improduttivo”.L’album, peraltro molto ben scritto,con alcune canzoni veramente “superiori” (tipo “Il duomo di notte” o “L’amicizia”),ha anche delle vistose cadute di stile.Come nella canzone “A voi romani” che, di fatto, ha precluso ad Alberto Fortis, per lungo tempo, un’ampia fetta del mercato italiano e, con il senno di poi, lo ha posto pericolosamente sulla strada dei più beceri movimenti razzisti italiani, tipo la Lega Nord. C’è da dire però che il cantautore di Domodossola ha più volte pubblicamente sconfessato quella canzone,spiegando che la sua era una protesta contro il potere centralizzato nel governo di roma non contro la città di roma,cmq decise di non cantarla mai più in pubblico e allo stesso tempo chiedendo scusa ai cittadini di Roma.

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