5 mar 2011

IL PROCESSO DEL LUNEDI..DI BISCARDI? NO DI BERLUSCONI...

Uno dei mali dell'informazione oltre alla censura, alle distorsioni e alla manipolazione,è l'esagerazione. Quando si vogliono mettere molte notizie sul tappeto si rischia di non sapere più quale sia prioritaria. So che i problemi al mondo sono tanti e che tutti hanno la stessa dignità,che non si può scegliere di abbandonarne alcune al loro destino se di mezzo ci sono il problema della morte di innocenti e il genocidio. Davanti al troppo mi assale il senso di impotenza,che mi angoscia,e quello di colpa, per il fatto di non riuscire a far fronte a tutto.Poi cerco di capire con un po' di lucidità....Per mettermi a posto la coscienza ritengo di dover scegliere quale o quali siano alla mia portata e su quelli impegnarmi di più...Non essendo un giornale,mi interesso di tutto ma poi mi concentro su qualcosa.In questo momento ritengo prioritario cercare di liberare l'Italia dal macigno che la sovrasta.Si tratta di un guaio non da poco.Le donne, la scuola, la giustizia...

Purtroppo siamo prigionieri di un mondo irreale,anzi surreale,perché Berlusconi e il berlusconismo vivono inducendo in inganno una parte (finora abbastanza consistente) di popolo che si illude o non si accorge,a dispetto del loro vivere quotidiano che fa loro tirare la cinghia per arrivare a fine mese,che è tutto artefatto,tutto fasullo,tutto inganno.Per Berlusconi e le sue innumerevoli cricche il giorno può diventare notte e la notte giorno a semplice comando!Quello che conta non è la realtà amara che ti circonda,non sono i sacrifici immani che devi compiere per vivere nelle innumerevoli difficoltà quotidiane causate soprattutto dai mancati interventi di Berlusconi che (s)governa; quello che conta è invece l’illusione che viene trasmessa con i media (televisioni e giornali)che descrivono dalla mattina alla sera realtà virtuali che, anche se solo per un attimo fuggente,possono essere tue!!! Quale messaggio migliore (in senso surreale ma negativo) di Ruby che arriva a partecipare al ballo di Vienna per le giovani debuttanti a prescindere dal suo certamente poco onorevole curriculum? Quale messaggio migliore (sempre ingannevole)di quello che viene dato dal grande fratello o dall’isola dei famosi che ti potrebbero (condizionale) aprirti le porte della televisione magari dopo una obbligata esperienza da escort nei vari bunga bunga?Questa è l'Italia...e gli Italiani!!!! Si parla si parla....ma poi non facciamo un bel niente!!!
Per esempio penso allo sciopero generale che ho invocato e atteso con ansia e alla fine ho salutato con entusiasmo però poi è arrivata,la doccia fredda:sciopero di 4 ore,il 6 maggio,con cortei e manifestazioni territoriali.Il classico topolino partorito dalla montagna.Ho ascoltato l'intervista della Camusso: si tratta di uno sciopero prettamente sindacale,senza risvolti politici...Ecco l'errore.Se guardiamo al passato,in momenti decisivi per la vita politica italiana,la CGIL ha saputo dare una forte carica politica allo sciopero.Ma allora vogliamo dire che ora non ci troviamo in una situazione eccezionale?Centinaia di migliaia, forse milioni di persone aspettano con ansia l'appello alla mobilitazione.
Le varie iniziative, prima fra tutte quella delle donne del 13 febbraio,dimostrano che c'è ansia di partecipazione e di mobilitazione: dietro la particolarità e la settorialità delle singole iniziative si vede macroscopicamente il risvolto politico che dice, urla: "Basta col berlusconismo!". Perchè CGIL da un lato e PD dall'altro non vogliono capire? Ormai non è più questione di analisi politica ma di FIUTO politico: se non ora, quando? Troppa timidezza, troppa cautela, troppi tentennamenti,troppa ipocrisia.Evidentemente la CGIL non vuole rompere con CISL e UIL. Bonanni e Sacconi hanno reagito con insolenza alla proclamazione dello sciopero.Avrebbero usato gli stessi toni se lo sciopero fosse stato davvero generale con un'unica manifestazione a Roma.Evidentemente il PD spera ancora in Casini e Fini perpetuando il maledettissimo e perdente vizio del moderatismo.E intanto raccoglie firme,che non fanno male a nessuno.Basta con assemblee,basta con piattaforme,basta con iniziative settoriali. Bisogna avere il coraggio di proclamare uno sciopero generale politico come spallata, forse risolutiva, al governo.Spero proprio che non aspettiamo che ci pensino i giudici di Milano: quei processi, se non sono affiancati da una mobilitazione sociale, rischiano di diventare un flop o, peggio, un boomerang. Le risorse del cavaliere, ormai lo sappiamo,sono inesauribili.

Proprio oggi il sultano ha detto:"Presenteremo la riforma della giustizia giovedì. È una riforma che sarà epocale"...Sull'aggettivo non si discute, ha ragione lui: unita alle riforme già fatte, tipo la scomparsa del falso in bilancio,questa riforma sarà davvero epocale e anzi unica al mondo: libererà i criminali,sempre che dispongano di denaro,da qualsiasi molestia che potrebbe procurar loro un magistrato;concederà limpunità non solo al governo e ai parlamentari ma anche alla criminalità organizzata,e insomma farà dellItalia il paradiso della illegalità.La Lega farà a brandelli il territorio e aizzerà il razzismo,e gli imprenditori alleati del potere faranno a brandelli le garanzie sindacali,sicché le tasse aumenteranno ovunque e la disoccupazione anche,inaugurando una lunga epoca di miseria e instabilità che andrà persino al di là di quanto non desiderino questi politici di paccottiglia.Davanti a noi, il baratro...

In quanto alla richiesta di  Ghedini (leggi qui)di presentarsi davanti i giudici solo di lunedi,penso che  almeno fino a quando resta compito dei giudici valutare l'ammissibilità dell'impedimento,l'imputato non può scegliersi il "lunedì" e marcare vista tutti gli altri giorni della settimana,da qui alla fine dei un dibattimento.Il tribunale convoca,nel giorno che ritiene e l'imputato eventualmente oppone l'impedimento,se ha la "giustificazione", e questa è valida solo se ritenuta ammissibile.Va ricordato al Dott. Ghedini che il suo cliente-capo è un cittadino come gli altri, per lo meno di fronte alla giustizia, questa giustizia. Noti anche, il Dott. Ghedini, che i membri del parlamento dovrebbero occuparsi in prevalenza delle discussioni parlamentari nell'interesse collettivo degli italiani. Il mandato non consente ad un parlamentare di occupare il 100% del proprio tempo a studiare come cambiare le leggi per favorirne un solo soggetto.

L'Età del Vomito(Giovanni Maria Bellu)
Quando l'incubo sarà finito, quei fotogrammi li vedremo nei documentari di rievocazione storica. Eccolo Silvio Berlusconi, l'uomo che rimbecillì l'Italia, in uno dei suoi ultimi show. L'attempato premier, immerso in uno scandalo che avrebbe spinto chiunque altro a nascondersi sotto terra, saluta i partecipanti al congresso dei cristiano-riformisti con un cordiale: “Mi siete simpatici, venite tutti al bunga bunga!”.Quando succederà saranno passati parecchi anni dall'Età del Vomito – come gli storici ricorderanno la fase in corso della storia patria – e lo speaker dovrà spiegare il senso della frase. Racconterà che in quel modo – "bunga bunga" - venivano chiamate certe squallide festicciole dove l'allora premier italiano si trastullava con donne molto giovani, tanti giovani da poter essere non sue figlie ma sua nipoti, in compagnia di pochi altri vecchi bavosi. E fin qui tutto semplice e desolatamente chiaro. Già, ma come spiegare perché un uomo politico colpito da uno scandalo così grave lo evocava in pubblico tentando persino di scherzarci. “Mi siete simpatici, venite tutti al bunga bunga!”.Doveva essere impazzito, penseranno i posteri.
Invece no. Purtroppo. E lo speaker dovrà spiegarlo. Dovrà dire che la caratteristica dell'Età del Vomito fu il crollo progressivo di remore e tabù che in passato avevano unito il Paese. Un paese che non era unito nelle virtù ma, almeno, nel riconoscimento dei propri difetti. E lavorava, tra mille contraddizioni, per superarli. L'Età del Vomito fu questo: la trasformazione dei difetti in virtù. I personaggi della commedia italiana – dei quali per anni il paese aveva riso come secoli prima si era riso delle maschere della commedia dell'arte – divennero deputati, ministri. Uno di loro, addirittura presidente del Consiglio. Sì, l'uomo piccolo che vedete in queste vecchie immagini...Ed ecco perché scherzava sul “bunga bunga”. Era una disperata operazione di marketing. Voleva semplicemente fare in modo che il suo personale squallore diventasse senso comune. Così come lo erano diventati l'evasione fiscale, il disprezzo verso i deboli, il servo encomio. Al quale – e fu allora che l'Età del Vomito si concluse - come sempre seguì il codardo oltraggio. E i servi litigarono tra loro, rivendicando ognuno di essere stato il primo a capire. A tradire.Non dimentichiamo il resto, ma concentriamoci su questi nodi, per favore, perché altrimenti rimarremo senza forze, avendo disperso i nostri potenziali in mille rivoli.

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