17 ott 2010

A FRANCESCO NUTI....

O TU SPOSTI LA MONTAGNA O VINCI AL TOTOCALCIO O VAI IN PERU'
Questa è una famosa battuta di un film  di Francesco Nuti....
Sono cresciuto con i film di Francesco, mi hanno fatto ridere,pensare,commuovere,Cecco un grande!!!! Leggevo proprio stamattina su un quotidiano locale(Prato, la sua città) che presto uscirà un libro sulla sua vita..Ho seguito Francesco Nuti dall'inizio dai suoi primi film A Ovest di Paperino,Madonna che silenzio c'è stasera e da allora non ho mai smesso di esaltarne le qualità artistiche,mi sono ritrovato a condividere la sua apoteosi con il mitico Caruso Pascoski quando ai botteghini dei cinema incassava più di qualsiasi altro...ricordo di aver visto quel  film proprio al cinema in piedi !!!..Negli anni 80 era l'astro nascente del cinema Italiano ancora più di Benigni che tra l'altro è amico e conterraneo Pratesi entrambi....Poi in Italia purtroppo succede che se tu ARTISTA non vuoi piu essere schiavo del consumismo e guadagno facile e cerchi una vita artistica piu impegnativa ma con il risultato che le persone non apprezzano ti chiudono la porta in faccia e ti abbandonano,dopo averti usato!
Questo è successo a  Francesco ,qualche film poco commerciale e da quel momento il declino artistico ma sopratutto umano...ma non ha retto a un meccanismo che era diventato più grande lui e Francesco Nuti è scivolato,nella tristezza di chi vorrebbe continuare a fare il suo lavoro,ma non è compreso.Tutto inizia a girare troppo velocemente  e allora arrivano gli anni della depressione,del buco nero,da dove non riescirà più a uscire,fino al  tentato suicidio.Francesco è un uomo che prova a chiede aiuto.Qualcuno prova a tendergli una mano,ma un brutto incidente nel 2006 gli segna la vita: una brutta caduta e il conseguente coma che durerà per quasi 3 mesi.Una volta uscito dal coma, la sua vita sarà tutta in salita,fino ad oggi quando sono venuto a sapere(ho dovuto cercare nel web sue notizie), che il regista e attore toscano,è da tempo su una sedia a rotelle e fatica a parlare

Quello che mi  indignata è il  fatto che sia stato così velocemente dimenticato,i suoi meravigliosi film ma sopratutto l'uomo...Non l'hanno dimenticato i suoi amici,parecchi amici, come il vecchio maestro Novello No­velli, Ales­sando Haber  Benvenuti, e tanti altri,hanno tenta­to di aiutarlo sempre,senza fortuna.Ma voglio pensare che Francesco non ce l’abbia con loro (con nessuno forse) e li capi­sca. Se ci sono stati errori, sono stati suoi e li ha pagati. Come quando da giovane  davanti a un tavolo da biliardo,accanto allo Scuro(famoso campione di biliardo) ed a qualche altro campione da bar,era un mago della stecca,ma finiva con lo sbagliare l’ultimo colpo della partita.L’importante è poterci torna­re,davanti a un tavolo,per tentare an­cora di piombare sui birilli con una splendida «ottavina reale». Torna presto Checco...

Biografia
Francesco Nuti, è nato a Prato il 17 maggio 1955.
Per lui il cinema è una vera passione e, ancora studente, scrive i suoi testi e si esibisce come attore dilettante Notato da Alessandro Benvenuti ed Athina Cenci, già affermata coppia artistica toscana, attiva nel cabaret come Giancattivi, accetta di unirsi a loro e conosce un primo periodo di successi, grazie a trasmissioni televisive...Nel 1981, il trio esordisce nel cinema, trasferendo nella pellicola "Ad ovest di Paperino" gran parte del loro repertorio, ma l'anno dopo Nuti lascia i Giancattivi per interpretare da protagonista film che gli procurano grande notorietà: da "Madonna che silenzio c'è stasera" (1982), a "Io, Chiara e lo Scuro" (1983) e "Son contento".



Nel 1985 Francesco Nuti decide di dirigersi da sé ed esordisce con "Casablanca, Casablanca" (1985), in cui e poi  si dirige in "Tutta colpa del paradiso" (1985),
 

"Stregati"(1986) e "Caruso Pascoski di padre polacco" (1988).

Dopo qualche pellicola un po' più riflessiva come "Willi Signori e vengo da lontano" (1989),

 la lunga e forse sfortunata lavorazione di "OcchioPinocchio" (1995), l'attore e regista fiorentino torna all'esplosiva comicità che lo ha reso celebre con "Il signor Quindicipalle"(1998), in cui è sul set accanto ad una frizzante Sabrina Ferilli, riscuotendo infatti grandi consensi di pubblico e critica.
Nel 1999 Nuti dirige "Io amo Andrea", una commedia delicata e simpatica con Francesca Neri, e nel 2000 "Caruso, zero in condotta.
PREMI:
"Nastro d'Argento" come miglior attore protagonista per il film Io, Chiara e lo scuro (1983)

"Vittorio De Sica" nella sezione "Cinema italiano" (1983)
"David di Donatello" per il miglior attore per il film Io, Chiara e lo scuro (1983)
"David di Donatello" per il miglior attore per il film Casablanca, Casablanca (1985)
"Europa Cinema" premio speciale "Bentornato Francesco" (2005)

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